Il nostro corpo è vivo e come tale ha una funzione bio-elettrica; le basi della fisica spiegano che attorno ad ogni passaggio di corrente, si genera un campo magnetico, quindi per la fisica, anche attorno al nostro corpo o al corpo di qualsiasi essere vivente, esiste un campo magnetico o energetico. In parapsicologia e nella spiritualità, questo campo energetico è chiamato Aura ed è lo stesso campo magnetico di cui parla la fisica.
La parola chakra, in sanscrito, significa “ruota”, ed è utilizzata per rappresentare i centri energetici del nostro corpo, che hanno il compito di ricevere e distribuire la nostra energia vitale. Il colore è vibrazione energetica e influisce sul nostro corpo fisico, mentale ed emozionale.
Quale relazione sussiste allora, tra chakra e colori?
Secondo la medicina ayurvedica, i cinque elementi si combinano a formare la materia del corpo e sono anche all’origine del potere associato ai sette colori dell’arcobaleno, che possono agire nel ristabilire l’equilibrio dei centri energetici. L’energia dei colori agisce sui chakra a livello di vestiti indossati, di cibo ingerito e di presenza nell’ambiente in cui viviamo. Imparare a conoscerli e ad usarli ci aiuta a ritrovare la nostra armonia psico-fisica. Il simbolismo dei colori si definisce in base alla naturale frequenza che ogni cosa nell’Universo possiede: si instaura una relazione tra la luce che la penetra e i sensi che la percepiscono; è per questo che esiste una corrispondenza specifica tra i centri energetici, o chakra, e i colori. Vediamola insieme:
Il 1° chakra, muladhara o “chakra della radice” si colloca nella parte inferiore del bacino, e il suo colore è il rosso. Esso, infatti, rappresenta la stabilità psichica nelle diverse situazioni della vita, la capacità di governare gli istinti; è il chakra con cui vengono assorbite le energie della Terra.
Il 2° chakra, svadhistana o “chakra splenico”, si trova nella parte inferiore del ventre e il suo colore è l’arancio: configura il piacere, la gioia di vivere, l’energia espressa al massimo del suo potenziale.
Il 3° chakra: manipura o “chakra del plesso solare”, è posizionato nella metà superiore del ventre e identificato dal colore giallo: è la capacità di agire e reagire con energia, è la volontà, l'autostima e l'autonomia personale.
Il 4° chakra, anahata o “chakra del cuore” si colloca nella zona pettorale del corpo e irradia il colore verde: è la capacità di amare emotivamente, provare cioè un sentimento che non parte tanto dalla mente, quanto dal cuore.
Il 5° chakra, vishuddha o “chakra della gola” è nella metà inferiore del collo, di colore azzurro: è la creatività, la comunicazione, la spiccata percezione estetica. In senso spirituale, infatti, rappresenta la connessione con l'altrove, l'essere in comunicazione con dimensioni che superano l'umano.
Il 6° chakra, adjnia o “chakra del terzo occhio” è il grande chakra che si trova al centro della fronte, color indaco: è la mente tattica, razionale. In senso spirituale è il terzo occhio, è la fiducia in se stessi, la connessione con il proprio sé.
Il 7° chakra, sahasrara o “chakra della corona” è posto, infine, sopra il cranio, illuminato di colore viola: è la capacità spiccata di pensare strategicamente, cioè di abbracciare e accogliere la situazione con il pensiero.
Man mano che impariamo ad aprire ed equilibrare i chakra, diventiamo il Ponte dell'Arcobaleno, legame vivente tra Terra e Cielo. L’armonia con noi stessi e con il mondo circostante, passa attraverso i colori: il colore che scegliamo ogni giorno è una delle prime fonti della nostra energia!